Il CISFA utilizza Sistemi Geografici Informativi Open Source (es. QGIS) per il monitoraggio meteorologico, climatico e ambientale.

Il G.I.S. (Geographical Information System) o sistema informativo geografico è uno strumento che permette di analizzare, rappresentare, interrogare entità o eventi che si verificano in un determinato territorio. Nella tecnologia presente all’interno di questi software, si integrano alle comuni operazioni che si possono svolgere sui database spaziali, quali ricerche, elaborazioni geometriche e matematiche, analisi statistiche, grafici. Le funzionalità proprie di un G.I.S. come la georeferenziazione di dati territoriali, il loro trattamento e soprattutto la loro rappresentazione sotto forma di cartogrammi o tabelle ritagliati su porzioni di territorio più o meno estese, attraverso la loro stilizzazione e la correlazione nella cartografia.

Tali capacità distinguono i sistemi geografici da qualsiasi altro sistema informatico consentendo agli utenti di avere uno strumento che consenta loro di visualizzare e analizzare le informazioni per spiegare eventi, pianificare o progettare infrastrutture territoriali.

Per tutti i problemi che hanno una componente geografica il G.I.S permette di creare mappe, integrare informazioni, visualizzare scenari anche tridimensionalmente, risolvere complicati problemi di mobilità ed elaborare le soluzioni più efficaci.

Si può ad esempio localizzare qualsiasi oggetto presente sul terreno oppure si può studiare l’evoluzione del paesaggio agricolo o ancora studiare i percorsi dei fiumi attraverso il tempo.

Operazioni complicate se non impossibili da effettuarsi in mancanza di tale strumento.

In particolare si avvale di questi sistemi per la valutazione e correlazione con i vari modelli meteo dell’eruzioni dei vulcani siciliani (Etna e Stromboli) della dispersione particellare e deposizione negli areali, con particolare incidenza sul traffico aereo. In figura, nello specifico, è stata fatta un’elaborazione delle eruzioni della terza settimana di febbraio 2021. I differenti colori raffigurano la diversa distribuzione particellare post-eruzione nelle diverse aree della provincia di Catania e limitrofe. Il modello è stato elaborato con il sistema GDAS (Global Data Assimilation System), e successivamente georeferita e stilizzata su QGIS.