Un progetto a cura di Salvatore D’Arrigo

Anche se nella scuola molti concetti scientifici vengono da sempre introdotti in modo distinto da quelli matematici per una necessaria semplificazione, il MIUR indica fra le sue linee guida la necessità di rinforzare maggiormente  un approccio interdisciplinare per facilitare non solo l’apprendimento dei fenomeni naturali, inevitabilmente complessi,  ma per trasformare lo studio in un’entusiasmante scoperta, più critica e creativa.

In particolare, già a partire dalla scuola primaria, discipline come Fisica e Matematica possono essere considerate permeabili, espandibili, trasferibili, presentando aree di attività laboratoriali profondamente interconnesse.

Su questa premessa si sviluppa il progetto Exhibit, La Scienza Divertente, che fa leva sull’apprendimento costruttivo e motivato, valorizza le intelligenze multiple (Howard Gardner), ha radici metodologiche nella didattica montessoriana e nei giochi froebeliani.

Elemento centrale di questo modello didattico è l’exhibit, un’installazione interattiva volta a coinvolgere il pubblico in un’esperienza didattico-scientifica, che ha “trovato casa” nel corso dei decenni nei numerosi Science Center di tutto il mondo, all’interno dei quali vige come regola fondamentale VIETATO NON TOCCARE.

Nell’ambito del progetto E. La Scienza Divertente, l’exhibit è inizialmente realizzato come prototipo con materiale povero, e viene immaginato, progettato, costruito spesso dagli stessi partecipanti all’esperienza laboratoriale, per poi essere sperimentato “sul campo” dai suoi “giocatori”, come modello rappresentativo del fenomeno scientifico: ogni esperimento invita a provare e riprovare, interroga e suggerisce possibili risposte, crea stimolo per continue riflessioni.

Uno specifico settore applicativo del progetto è destinato alla costruzione di piccoli modelli matematici ed esperimenti di fisica utilizzando la tecnica dell’origami, l’arte di piegare la carta, nella quale ognuno scopre di essere “diversamente abile”.

Il progetto Exhibit, La Scienza Divertente si prefigge di contribuire alla diffusione della cultura scientifica attraverso molteplici attività di formazione e di divulgazione al fine di:

  • creare nei bambini e nei ragazzi un imprinting emozionale positivo sulla scienza e, al contempo, recuperare l’imprinting perso o non vissuto degli adulti
  • rinforzare la didattica della matematica e della fisica nelle scuole di ogni ordine e grado
  • stimolare l’interesse dei cittadini ai problemi della ricerca e della sperimentazione scientifica
  • favorire processi di inclusione per i soggetti fragili e per i portatori di handicap

Il Prof. Salvatore D’Arrigo, impegnato da quasi quarant’anni nel progetto, lo ha sperimentato in molteplici realtà – scuole, università, centri di recupero, enti pubblici, associazioni culturali, eccetera – declinandolo di volta in volta all’interno di una vasta gamma di attività:

  • Laboratori ludico-didattici per studenti di scuola primaria e secondaria
  • Corsi di aggiornamento per studenti universitari e docenti di ogni ordine e grado
  • Consulenze per la progettazione e realizzazione di eventi espositivi volti alla diffusione della cultura scientifica
  • Seminari e conferenze (in presenza e in remoto)
  • Progettazione e costruzione degli exhibit

Ha inoltre progettato e lavorato in team alla realizzazione di due spazi interattivi permanenti:

  • MUSEO IDEA nel Borgo di San Marco d’Alunzio, costruito nell’ambito del progetto di ampliamento del Turismo culturale all’interno del Parco dei Nebrodi: la struttura è dedicata in particolare alla cultura scientifica della Magna Grecia a opera di Pitagora e Archimede. Uno spazio di 200 mq al primo piano del rinascimentale palazzo Grimaldi ospita 20 installazioni interattive di legno assieme a 40 pannelli didattici che rendono il visitatore autonomo nell’interazione con gli esperimenti attraverso le tre fasi fondamentali del COSA FARE- COSA NOTARE – COSA ACCADE. A impreziosire la mostra  circa 100 origami modulari, tra i quali costruzioni di solidi platonici e, sospese in ogni ambiente, strutture mobiles policrome realizzate piegando più di mille fogli di carta

  • MUSEO IDEA2 nel Liceo Scientifico S. Quasimodo di Messina: lo spazio espositivo, aperto anche alle scuole del territorio e al pubblico, si costituisce come un laboratorio didattico interdisciplinare di Matematica e Fisica, nucleo di un contratto educativo nel quale lo studente costruisce competenze – scientifiche ma non solo – spendibili nelle relazioni interpersonali. Studenti e visitatori hanno a disposizione circa 30 exhibit, la maggior parte realizzati in legno. L’ambiente è corredato da murales, citazioni di filosofi e scienziati che sollecitano ironicamente il pensiero critico in un percorso multidisciplinare e 50 pannelli didattici di supporto agli exhibit, alcuni dei quali riportano le origini etimologiche di molte parole afferenti all’educazione scientifica.